L'abitudine di focalizzarsi sulle soluzioni
- Marco Marsigliano

- 21 nov 2019
- Tempo di lettura: 5 min
Aggiornamento: 24 nov 2019
Oggi siamo sempre più dipendenti ed influenzati da tecnologie. I mass media e le opinioni della gente alimentano spesso una realtà fatta di problemi, di disastri. La maggior parte delle persone quindi, influenzata da un flusso costante di negatività, si abitua a focalizzarsi sui problemi. È uno sforzo costante quello di focalizzarsi sulle soluzioni, perciò molte persone, alimentando maggiormente i pensieri negativi (diffondendoli e/o condividendoli sui social e anche attraverso il dialogo con se stessi), rendono i propri problemi più grandi di quelli che effettivamente sono.
Non tutte le porte funzionano allo stesso modo
Le distorsioni cognitive sono dei pregiudizi inesatti od interpretazioni parziali della realtà. Ci permettono di agire in fretta ma non sempre ci fanno prendere la decisione migliore. Uno degli errori più comuni, delle distorsioni mentali che utilizziamo quando il nostro dialogo interno non è positivo è quello della generalizzazione, ovvero fare riferimento ad una sola ed unica esperienza che abbiamo avuto ed essere portati ad accomunarla ad altre simili.

Si tratta di una distorsione del linguaggio perché non è reale, fonda le sue basi su ciò che crediamo in un dato momento, sull'opinione che ci facciamo riguardo una situazione, ad un luogo, ad una persona, ad un ambito, ad una categoria, e si basa su un'unica esperienza che abbiamo vissuto per una data cosa. Le generalizzazioni sono meccanismi utili per salvaguardare la nostra mente quando si tratta di aprire una porta perché non ci soffermiamo tutte le volte a studiare quella porta, la maniglia, ad osservare altre persone entrare o uscire: la nostra mente generalizza che quella porta funziona come tutte le altre porte. Ecco perché molta gente ignora che non tutte le porte funzionano allo stesso modo.
Quella che tu chiami la realtà è codificata e archiviata nella tua mente sotto forma di immagini, suoni, sensazioni, odori e gusti. Questa tua realtà però non è accurata, è un modello semplificato e poco accurato di quello a cui sei stato sottoposto. Quindi la mappa non è il territorio. Quello che tu percepisci è solo un modello ridotto della realtà e non la realtà stessa.
Le distorsioni cognitive contribuiscono ad una rappresentazione della realtà che si alimenta delle sue stesse convinzioni in modo tale da soddisfare il bisogno di coerenza della mente:

Oltre alla generalizzazione, un'altra distorsione cognitiva molto comune è l'astrazione selettiva delle informazioni, quando si considerano solo i dati in accordo con le proprie convinzioni ignorando o sottovalutando quelli che non lo sono.
Bisogna stare attenti a riconoscere le distorsioni cognitive per non incorrere in situazioni pericolose per la nostra mente come le convinzioni limitanti o la rigidità mentale. Vediamo alcuni esempi:
"In ogni cosa che faccio sbaglio sempre." - "Capitano tutte a me." - "Sto sempre male."
"E’ impossibile.” - “Non ce la farò mai." - "Tanto non ci riesco." - "Non sono capace." - "Non posso farci niente, è il mio carattere." - "Alla mia età si è troppo grandi per imparare."
"Sono tutte fregature." - "Sono tutte sette."
"Tutte catene, truffe o piramidi."
"Mai fidarsi degli altri."
"Tutti i ricchi sono avidi." - "Il mondo è dei furbi." - "Guadagna solo chi intorta gli altri anche se il gioco non vale la candela."
"Chi pensa ai soldi ha perso i valori della vita." - "I soldi non fanno la felicità."
"Se fosse così bello lo farebbero tutti."
"Se tutti comprassero online che fine farebbero i negozi?"
"Si possono fare soldi e si può migliorare solo se si hanno tanti soldi da spendere e stabilità personali."
"Io so tutto di queste cose. So molto bene come funziona."
"La formazione o i consigli non servono per una mente pensante."
"Per imparare bisogna andare in capo al mondo e avere tanto tempo libero."
Queste distorsioni, ripetute costantemente, diventano convinzioni limitanti che creano l'abitudine a ricercare e condividere solo problemi. Per questo la maggior parte delle persone, utilizzando questi schemi di pensiero non fa altro che rendere i propri problemi ancora più grandi. É necessario allenare la propria mente a cercare soluzioni.
Menti aperte conducono a porte aperte.
Impossibile è una parola per persone dalle menti piccole. I più grandi uomini di tutti i tempi sognavano in grande.
Uscire dalla zona di comfort
Il concetto di zona di comfort si riferisce ad uno stato psicologico in cui ci sentiamo al sicuro e non proviamo ansia o paura. È uno “spazio” che conosciamo come il palmo della mano e in cui controlliamo quasi tutto.
La credenza comune che il fallimento sia un male, che perdere o fallire significhi umiliazione, imbarazzo, che non siamo abbastanza bravi e quindi che dobbiamo provare qualcosa solo se siamo al 100% sicuri che possiamo vincere, quali conseguenze crea? Non si esprimono i propri sentimenti alle persone che amiamo nel caso non siano ricambiati, non cerchiamo un lavoro nel caso non ne fossimo capaci, non chiediamo scusa nel caso le nostre scuse non siano accettate...
Ci è stata donata una vita e non abbiamo il coraggio di tentare nulla di nuovo o nulla che comporti un minimo rischio? Cosa accadrebbe se non prendessi una decisione e non agissi?
Il motivo per cui molte persone non cambiano è da attribuirsi quindi alla paura di fallire o di avere successo. Quando si arriva a comprendere l'associazione mentale tra il dolore ed il non-agire trovando solo scuse e problemi e ci si focalizza maggiormente sulle soluzioni, sul piacere, sui benefici che si avrebbero ponendo azione, arriva il momento di cambiare e prendere una decisione.
La misura dell'intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando è necessario. Albert Einstein
Fuori dalla zona di comfort avviene il cambiamento e possiamo sviluppare tutto il nostro potenziale. Vediamo come:
Inizia eliminando tutte le scuse. Esse sono meccanismi di difesa che decidiamo di mettere in atto per evitare un dolore o un disagio temporaneo nel breve periodo creandoci un’illusione di sicurezza che porta a trascurare le conseguenze nel lungo periodo. Ammetti a te stesso che alcune ragioni che ti stanno bloccando sono in realtà scuse. Riconosci le paure che stanno dietro alle scuse e affrontale.
Continua ad apprendere: allena la mente a cercare soluzioni, non accontentarti, non smettere mai di migliorare. Allenati a credere che puoi avere quello che desideri, essere chi vuoi, andare dove vuoi. Non aver paura di pensare in modo diverso dagli altri. Nessuno nasce leader o imprenditore di successo, ma chiunque lo può diventare. Se sei scettico e non ci credi fai bene perché non si può sapere tutto ma credo sia meglio essere uno scettico intelligente che va a fondo, non uno scettico per dura presa di posizione o chiusura mentale.
Sviluppa una visione, degli obiettivi ed uno scopo chiaro. Molte persone, non agiscono e preferiscono rimanere nella zona di comfort a causa del fatto che non hanno un perché abbastanza grande per uscirne: spesso sanno cosa non vogliono, ma non sanno cosa vogliono realmente, oppure ritengono che il valore della posta in gioco non sia abbastanza significativo per loro. Chiediti: cosa vorresti veramente dalla vita?
Frequenta un ambiente positivo. Jim Rohn ha detto “tu sei la media delle cinque persone che frequenti di più”. Cerca di circondarti di persone positive, che hanno voglia di fare, di crescere, che non si lamentano continuamente.
Fai subito un passo in direzione dei tuoi sogni. L'azione distruggerà tutte le paure.
Sogno, verifico i miei sogni con le mie convinzioni, ho il coraggio di prendere dei rischi e metto in pratica la mia visione per vedere quei sogni diventare realtà. Walt Disney
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